Santa Maria della Carità

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Il Restauro di Santa Maria della Carità

Un altro restauro che ha visto la Fondazione protagonista, d’intesa con l’Ente Parrocchia della Cattedrale, è stato quello della chiesa di Santa Maria della Carità, in via Gabriele Rosa, sul percorso turistico culturale che, seguendo il Decumano Maximus, va da Santa Giulia al cuore della città.

La Chiesa, che risale al XVI secolo, fu poi ricostruita nel XVII secolo su progetto dell’architetto bresciano Agostino Avanzo ed ospita al suo interno una fedele riproduzione della Santa Casa di Nazareth, che si trova nel Santuario della Madonna di Loreto, patrona dell’aeronautica, che ogni anno celebra nella chiesa di Santa Maria della Carità la Santa Messa per la ricorrenza della Santa.

Splendida testimonianza del Barocco bresciano, questa chiesa è un concentrato di tesori d’arte, spiritualità e tradizioni.

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Gli impulsi legati all’edificazione del tempio e alla sua manutenzione nascono in seno ai temi della solidarietà e della generosità: sorse accanto agli edifici che ospitavano il “Conservatorio delle Convertite della carità”, aperto per dare accoglienza e conforto alle donne bresciane vittime degli abusi delle soldatesche del Sacco di Brescia (1512) e alle prostitute. I bresciani sostennero sia l’edificazione sia i primi lavori di restauro, dal primo Settecento in avanti. Sono le stesse fonti documentali a testimoniare che, quando si dovette mettere mano alla Chiesa, i bresciani contribuirono ogni volta in modo concreto.

È proprio in continuità con questi gesti esemplari di solidarietà e generosità che la Fondazione CAB ha deciso di intraprendere il recupero dell’edificio sacro, coinvolgendo nell’impresa – attraverso l’Associazione Amici della Chiesa di Santa Maria della Carità – tutti i bresciani che a titolo personale hanno sostenuto l’operazione.

Nel gennaio 2013 ne viene inaugurata la riapertura, e la chiesa si mostra restaurata, in tutto il suo splendore. 

Anche in questa operazione la Fondazione ha contribuito attivamente, anche con iniziative volte alla raccolta fondi e alla partecipazione della cittadinanza. Da qui l’organizzazione di concerti di musica sacra, di materiale promozionale ed eventi mirati, nonché la presenza dei Volontari del Touring Club Italiano, che si occupano dell’accoglienza dei turisti, nell’ambito del progetto “Aperti per voi” del TCI.